Da:http://finanza.repubblica.it/Esperti/Consumatori.aspx?ID=225970
Pubblicato sulla gazzetta Ufficiale del 21 gennaio il nuovo decreto per i lavoratori salvaguardati dalla riforma delle pensioni. In tutto sono interessati 55 mila ex dipendenti, che potranno andare in pensione con le vechie regole. Questo implica che una volta maturati i requisiti previsti nel 2011 occorrerà attendere 12 mesi per poter incassare l'assegno.
I lavoratori interessati - Sono interessati alla salvaguardia tre categorie di lavoratori: -
chi ha lasciato il lavoro in seguito ad accordi di ristrutturazione aziendale stipulati prima del 31 dicembre 2011; -
i lavoratori per i quali erano maturati i requisiti per l'accesso a fondi di sostegno al reddito entro la fine del 2011; -
i lavoratori autorizzati ai versamenti volontari entro la stessa data; -
i lavoratori già in mobilità alla fine del 2011 che avrebbero maturato il diritto alla pensione entro il 2014.
chi ha lasciato il lavoro in seguito ad accordi di ristrutturazione aziendale stipulati prima del 31 dicembre 2011; -
i lavoratori per i quali erano maturati i requisiti per l'accesso a fondi di sostegno al reddito entro la fine del 2011; -
i lavoratori autorizzati ai versamenti volontari entro la stessa data; -
i lavoratori già in mobilità alla fine del 2011 che avrebbero maturato il diritto alla pensione entro il 2014.
I lavoratori in mobilità - In dettaglio si applicheranno i vecchi requisiti ai ai lavoratori per i quali le imprese abbiano stipulato in sede governativa, entro il 31 dicembre 2011, accordi per la mobilità, anche se alla data del 4 dicembre 2011 gli stessi lavoratori ancora non avevano lasciato il lavoro. E' comunque necessario che maturino i requisiti per il pensionamento entro il periodo di mobilità. Si tratta in tutto di 40.000 soggetti interessati.
I lavoratori esodati - Sono invece altri 1.600 i soggetti per i quali era prevista la possibilità di esodo con sostegno al reddito salvaguardati con le nuove norme. Si tratta di coloro che alla data del 4 dicembre 2011 non erano titolari di prestazioni a carico dei fondi di solidarietà di settore ma per i quali il diritto all'accesso era previsto da accordi stipulati alla stessa data. In questo caso è prevista la permanenza nel fondo fino ai 62 anni di età.
I lavoratori autorizzati ai versamenti volontari - Salvaguardati anche 7.400 lavoratori autorizzati, prima del 4 dicembre 2011, ai versamenti volontari. E' necessario, però, che maturino i vecchi requisiti tra il 4 dicembre 2013 e il 4 dicembre 2014, ossia nel periodo compreso fra il ventiquattresimo e il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto salva Italia. Inoltre i lavoratori interessati non devono aver comunque ripreso l'attività lavorativa successivamente all'autorizzazione alla prosecuzione volontaria della contribuzione e devono avere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data di entrata in vigore del decreto.
Chi aveva lasciato il lavoro in base ad accordi individuali - Infine il decreto consente il pensionamento ad altri 6.000 ex dipendenti che avevano già lasciato il lavoro prima del decreto sulla base di acordi individuali. In questo caso il pensionamento è possibile a patto di risultare in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in base alla disciplina pensionistica precedente alla riforma, avrebbero comportato la decorrenza della pensione nel periodo compreso fra il ventiquattresimo e il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto.
Il decreto in Gazzetta
(22 gennaio 2013)
Il decreto in Gazzetta
(22 gennaio 2013)
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