domenica 27 gennaio 2013

Riforma pensioni, in Gazzetta la lista dei nuovi salvaguardati



Da:http://finanza.repubblica.it/Esperti/Consumatori.aspx?ID=225970

Pubblicato sulla gazzetta Ufficiale del 21 gennaio il nuovo decreto per i lavoratori salvaguardati dalla riforma delle pensioni. In tutto sono interessati 55 mila ex dipendenti, che potranno andare in pensione con le vechie regole. Questo implica che una volta maturati i requisiti previsti nel 2011 occorrerà attendere 12 mesi per poter incassare l'assegno.
I lavoratori interessati - Sono interessati alla salvaguardia tre categorie di lavoratori: -
chi ha lasciato il lavoro in seguito ad accordi di ristrutturazione aziendale stipulati prima del 31 dicembre 2011; -
i lavoratori per i quali erano maturati i requisiti per l'accesso a fondi di sostegno al reddito entro la fine del 2011; -
i lavoratori autorizzati ai versamenti volontari entro la stessa data; -
i lavoratori già in mobilità alla fine del 2011 che avrebbero maturato il diritto alla pensione entro il 2014.
I lavoratori in mobilità - In dettaglio si applicheranno i vecchi requisiti ai ai lavoratori per i quali le imprese abbiano stipulato in sede governativa, entro il 31 dicembre 2011, accordi per la mobilità, anche se alla data del 4 dicembre 2011 gli stessi lavoratori ancora non avevano lasciato il lavoro. E' comunque necessario che maturino i requisiti per il pensionamento entro il periodo di mobilità. Si tratta in tutto di 40.000 soggetti interessati.
I lavoratori esodati - Sono invece altri 1.600 i soggetti per i quali era prevista la possibilità di esodo con sostegno al reddito salvaguardati con le nuove norme. Si tratta di coloro che alla data del 4 dicembre 2011 non erano titolari di prestazioni a carico dei fondi di solidarietà di settore ma per i quali il diritto all'accesso era previsto da accordi stipulati alla stessa data. In questo caso è prevista la permanenza nel fondo fino ai 62 anni di età.
I lavoratori autorizzati ai versamenti volontari - Salvaguardati anche 7.400 lavoratori autorizzati, prima del 4 dicembre 2011, ai versamenti volontari. E' necessario, però, che maturino i vecchi requisiti tra il 4 dicembre 2013 e il 4 dicembre 2014, ossia nel periodo compreso fra il ventiquattresimo e il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto salva Italia. Inoltre i lavoratori interessati non devono aver comunque ripreso l'attività lavorativa successivamente all'autorizzazione alla prosecuzione volontaria della contribuzione e devono avere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data di entrata in vigore del decreto.
Chi aveva lasciato il lavoro in base ad accordi individuali - Infine il decreto consente il pensionamento ad altri 6.000 ex dipendenti che avevano già lasciato il lavoro prima del decreto sulla base di acordi individuali. In questo caso il pensionamento è possibile a patto di risultare in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in base alla disciplina pensionistica precedente alla riforma, avrebbero comportato la decorrenza della pensione nel periodo compreso fra il ventiquattresimo e il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto.
Il decreto in Gazzetta 
(22 gennaio 2013)

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