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Data : 16/11/2012 @ 12:06
Fonte : MF Dow Jones (Italiano)
Pensioni: Censis, 46% occupati teme
vecchiaia di ristrettezze
Il 46% degli attuali occupati ritiene
che andra' incontro a una vecchiaia di ristrettezze, senza grandi
risorse da spendere: il 24,5% ritiene che non potra' vivere
nell'agiatezza, anche se qualche sfizio potra' toglierselo, il 21,5%
afferma che la situazione e' molto incerta e non riesce a immaginare
come sara' la propria vecchiaia. Solo l'8% pensa che potra' godersi
un po' di serenita' anche grazie a buoni redditi.
Questi i risultati di una ricerca
realizzata dal Censis per la Covip che spiega come gia' oggi la
previdenza pubblica e' fatta di pensioni basse. Degli 11,6 milioni di
pensionati con pensione di vecchiaia, piu' di 4 milioni (oltre il
35%) beneficia di un assegno pensionistico inferiore a 1.000 euro. Di
questi, 741mila (il 6,4%) ricevono meno di 500 euro al mese. Ma il
futuro non sara' piu' roseo: i lavoratori italiani pensano che quando
andranno in pensione riceveranno un assegno pari in media al 55% del
proprio reddito attuale. Un quarto dei lavoratori crede che avra' una
pensione inferiore al 50% del reddito da lavoro e il 43% che al
massimo sara' compresa tra il 50% e il 60% del reddito. Inoltre l'84%
dei lavoratori italiani e' convinto che le regole della previdenza
cambieranno ancora.
Per quanto riguarda la previdenza
complementare sono 6 milioni i lavoratori che ne hanno una conoscenza
sufficiente, mentre 16 milioni di fatto non la conoscono o la
conoscono male. La previdenza complementare, cosi' poco conosciuta,
non suscita tra i lavoratori la fiducia necessaria a far si' che vi
investano i loro risparmi. Tra i motivi della scelta di non aderire
alla previdenza complementare, al primo posto emergono quelli
economici: il 41% dichiara di non poterselo permettere, il 28% non si
fida degli strumenti di previdenza complementare, il 19% si ritiene
troppo giovane per pensare alla pensione, il 9% preferisce lasciare
il Tfr in azienda. liv
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