domenica 9 settembre 2012

Pensioni, tredicesime, stipendi, TFR, come vivono gli operatori di polizia queste delicate questioni?

Da: http://www.gonews.it/articolo_151421_Giangreco-Siulp-Servono-almeno-30-uomini-in-pi-per-la-polizia.html 

Tredicesime, il governo ha smentito il taglio, ma si parla di un piano, qualora le condizioni economiche del paese dovessero precipitare , che prevede un blocco per tre anni delle tredicesime a tutti gli statali ed una riduzione pari al 5% degli stipendi;  pensioni non sono materia contrattuale la delega del governo per armonizzare il nostro sistema pensionistico prevede nuovi limiti per la pensione di vecchiaia a partire dal 2013 tra i 62/63 anni;  età inferiore ai 59 anni per la pensione anticipata con penalizzazione sulla quota retributiva, e salvaguardia dei diritti acquisiti per coloro che al 31 dicembre 2012 hanno maturato il massimo contributivo; per il quanto si andrà a prendere diventa più complicata la risposta e tutto va riferito alle regole del 1995, introduzione del sistema contributivo, così prenderà qualcosa in più, rispetto allo stipendio, grazie alle minori trattenute, chi ha mantenuto il sistema retributivo, prenderà un assegno ridotto di quasi il 35% chi si è arruolato dopo il  1.1.1996, ed ancora verrà fatta una sommatoria per chi sta a cavallo dei due sistemi, ma dal 2012 vigerà per tutti il sistema contributivo;TFR nessuna decurtazione, ma si è intervenuti sui tempi di erogazione che sono variati in 6 mesi  per la pensione di vecchiaia e in 24 per quella di anzianità

Spending review nel Ministero degli Interni?
Oltre ai tagli di parecchie centinaia di milioni di euro abbiamo la certezza della mancanza di 11.000 poliziotti, un turn-over inesistente per i prossimi anni, che equivale a mettere ulteriormente in ginocchio la sicurezza, speriamo nell’unificazione delle forze di polizia, ma visto che il Ministro Cancellieri ha rimandato la problematica al prossimo Ministro degli Interni che sarà eletto e non nominato, ci toccherà aspettare.

Taglio delle province ?
Apre una voragine sulla questione dell’autorità di P.S., previsto dalla legge 121/81 che  creerà gravissime difficoltà sulla gestione dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica.

Come è la situazione nella provincia di Pisa ?
Ci sono delle priorità  come abbiamo detto in altre circostanze, il controllo del territorio, ed il nucleo servizi. Due aspetti e due settori assai fungibili tra loro, con carichi di lavoro che aumentano, accompagnamenti,servizi di O.P., prevenzione, sempre più necessaria in una provincia come quella pisana, abbiamo la sensazione che da anni, a Pisa, si continua a gestire solo l’essenziale e l’esistente.

Nel concreto, Pisa di cosa necessita ?
Al Prefetto Tagliente ed al Questore Bernabei abbiamo chiesto di farsi portavoce non di soluzioni mediatiche, bensì di rinforzi, almeno 30 uomini necessari alla prevenzione e controllo del territorio.

Quale è la situazione dei commissariati: Volterra e Pontedera ?
Se la questura non ride i commissariati piangono, essi riflettono in modo più amplificato le carenze organiche dovendo fronteggiare problematiche che per l’esiguità del personale si moltiplicano, anche in virtù di quelle difficoltà di impiego del personale che deve passare spesso da una turnazione diurna ad altra  nelle 24 ore,  aggravate dal fatto che nei due  commissariati la mancanza di turn-over si fa sentire sempre più.

Gli altri uffici, le specialità, come vivono questo quadro nazionale che da come lo ha descritto appare disarmante?
Digos, mobile, grazie al sacrificio delle donne e degli uomini della polizia, continuano a dare positivi risultati anche se l’impiego di altro personale permetterebbe di sviluppare sicuramente politiche investigative di più ampio respiro e non solo numeri e risultati da spendere mediaticamente; la Polizia Anticrimine risulta collassata a causa della enorme mole di lavoro e dalla carenza di personale, così come l’ufficio immigrazione,che pur facendo fronte alle migliaia e migliaia di richieste  presenta difficoltà oggettive nonostante gli sforzi e lo spirito di sacrificio quotidiano del personale; un ufficio che presenta lacune gravissime relativamente alla sicurezza sugli ambienti di lavoro tra l’altro, non al passo con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Le altre specialità?
La polizia scientifica merita una maggiore attenzione, riteniamo si debba intervenire per ridisegnare l’organizzazione di quell’ufficio  per un impiego ed utilizzo di alcuni operatori che oggi nonostante il requisito della specialità vengono impiegati in altre mansioni.

La Postale, a causa di una scelta poco oculata, anzi sbagliata,  del Dirigente del Compartimento di Firenze, si trova ad operare senza una macchina civile sperando di non compromettere tutti gli sforzi prodotti quando si tratta di attività di polizia giudiziaria ed il mezzo civile è necessario.

La Polaria rinforzata recentemente a seguito dell’enorme aumento di passeggeri, 4 milioni di utenti, necessita del mantenimento della squadra tiratori scelti e del ripristino della squadra sicurezza, grazie alla dirigenza della frontiera per garantire ulteriormente quel quid proprio  in  tema di sicurezza. 

La Polfer ha ricevuto e riceve le nostre attenzioni relativamente all’impiego del personale soprattutto circa le scorte effettuate ottenendo risposte valide dal Dirigente del Compartimento di Firenze da cui dipende la Polfer di Pisa. 

Alla stradale, con l’arrivo del nuovo dirigente della sezione le relazioni sindacali tra SIULP ed amministrazione sono rientrate in un alveo di collaborazione e non più di conflittualità, ma abbiamo chiesto al superiore Compartimento di Firenze un intervento per una migliore ed equa distribuzione dei carichi di lavoro, con le altre province,  in ordine a controlli , sulle principali arterie stradali urbane ed extraurbane.

Infine un cenno sulla caserma di Polizia G. MAMELI che necessità di urgenti attenzioni strutturali a partire dagli alloggi per il personale, dagli uffici, dal parco macchine e dalle celle di sicurezza non idonee ad ospitare le persone fermate siano esse italiane che straniere.

Una ultima riflessione e mi riferisco alle continue prese di posizioni da parte di alcune OO.SS. nei confronti del SIULP PISA, che sovente stigmatizzano le iniziative del SIULP PISA  e che rendono complicato, ma non impossibile, il dialogo, perché è difficile pensare di fare un percorso comune con chi pensa che il sindacato sia uno strumento per sistemare “ alcune questioni personali “, ma nonostante ciò il SIULP PISA cercherà in tutti i modi di dialogare e trovare un punto di incontro con le altre sigle sindacali su problematiche di ampio respiro mettendo da parte le logiche che vedono la rappresentatività di una organizzazione sindacale basata solamente sul numero degli iscritti dell’anno in corso; noi del SIULP PISA preferiamo tenere sempre alta l’asticella della tutela dei diritti dei colleghi, piuttosto che una tessera in più, evitando quelle forzature  sulle regole contrattuali, magari con il placet di alcune OO.SS. che, a secondo dell’ufficio, finiscono per assumere posizioni a volte contrastanti.

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(Riunisce la voce delle Istituzioni ed il parere di qualificati esperti in tema di PENSIONI)