
Le prestazioni pensionistiche sono classificate in sette gruppi: vecchiaia, invalidità, superstiti, indennitarie, invalidità civile, sociali e guerra (per le definizioni dei gruppi si rinvia al glossario). Poiché una singola persona può beneficiare di più pensioni appartenenti anche a tipologie diverse, la somma rispetto alle diverse tipologie può essere ottenuta solo con riferimento al numero di prestazioni.
Le pensioni di invalidità, vecchiaia e superstiti (Ivs) sono 18,6 milioni (il 78,4% del totale), per una spesa complessiva di 240.688 milioni di euro (il 90,5% del totale) e un importo medio annuo di 12.961 euro.
Le pensioni di vecchiaia o anzianità sono la maggioranza (il 51,9% dei trattamenti pensionistici), e presentano l’importo medio annuo più elevato, pari a 15.497 euro, per una spesa complessiva di 190.416 milioni di euro (il 71,6% del totale).
Le pensioni ai superstiti sono il 20,6% dei trattamenti pensionistici e assorbono il 14,7% della spesa (per un totale di 39.113 milioni); il restante 5,9% delle prestazioni si riferisce agli assegni ordinari di invalidità e a pensioni di inabilità, che assorbono il 4,2% della spesa totale (11.159 milioni).
Le pensioni assistenziali rappresentano la seconda tipologia in termini di spesa: si tratta di 4,3 milioni di trattamenti che, con un importo medio annuo di 4.891 euro, assorbono una spesa pari a 20.879 milioni di euro (il 7,9% del totale). Sono in maggioranza costituite da pensioni di invalidità civile e dalle indennità di accompagnamento ad esse associate, le quali rappresentano il 13,4% delle prestazioni e assorbono il 5,7% della spesa.
Le pensioni indennitarie, infine, fanno rilevare una spesa complessiva di 4.396 milioni di euro (1,7% del totale), distribuita su 848 mila trattamenti, per un importo medio pari a 5.186 euro.
Nel 2011, la spesa pensionistica totale è cresciuta del 2,9% rispetto all’anno precedente, passando da 258.477 a 265.963 milioni di euro. Tale crescita, a fronte di una lieve diminuzione nel numero dei trattamenti erogati (-0,3%), è imputabile all’aumento dell’importo medio delle prestazioni erogate, pari al 3,2%. Incrementi della spesa si registrano per le pensioni di vecchiaia (+3,7%) e ai superstiti (+1,9%), per le invalidità civili (+1,5%) e per le pensioni sociali (+4,1%). La diminuzione del numero dei trattamenti, solo parzialmente compensata dall’aumento degli importi medi erogati, determina il calo della spesa per le pensioni di invalidità (-3,3%), di guerra (-1,9%) e per le prestazioni indennitarie (-0,4%).
Nessun commento:
Posta un commento