domenica 21 aprile 2013

Le pensioni pesano sul PIL




18/04/2013

I dati pubblicati dall'ISTAT confermano che i trattamenti pensionistici sono aumentati in media aumentati rispetto all'anno precedente e indicano come anche la loro incidenza sul PIL sia aumentata. Il 71,6% della spesa totale è impegnato per le pensioni di vecchiaia; il 14,7% per quelle ai superstiti; il 7,9% per quelle di assistenza, il 4,2% per quelle di invalidità ed il restante 1,7% per le pensioni di indennitá. La pensione di vecchiaia è quindi la voce predominante che, se da un lato deve garantire la capacitá di sussistenza per i suoi beneficiari, dall'altro deve essere monitorata al fine di renderla efficiente, in un contesto più generale. L'importo medio annuo dei trattamenti pensionistici è pari ad euro 11.229 (più 352 rispetto al 2010): corrispondendo, in media, a meno di 1000 euro al mese, si tratta di importi che difficilmente assicurano la sussistenza a tutti i beneficiari. Se invece si considera che un beneficiario può percepire a che più di un trattamento pensionistico, in media, ciascuno dei 16,7 milioni di pensionati, riceve 15.957 all'anno (un incremento di 486 euro rispetto al 2010). La maggioranza relativa dei pensionati (32,8%) riceve una pensione superiore a 1.500 euro al mese; ed il 23,1% una pensione compresa tra 1.000 e 1.500. Se da un lato più del 50% dei pensionati gode di un trattamento uguale o superiore ad euro 1.000 al mese, dall'altro sono ancora il 13,3% coloro che ricevono meno di 500 euro al mese, ed il 30,8% che pur superando 500 euro mensili, non arrivano a 1.000. A livello territoriale la distribuzione dei trattamenti pensionistici vede erogare il 47,9% al Nord; il 20,5% al Centro ed il restante 31,60% al Sud. La distribuzione per genere dei beneficiari ci dice che la maggioranza assoluta (52,9%) sono donne che però percepiscono in media solamente euro 13.228, rispetto all'importo medio percepito dagli uomini che ammonta ad euro 19.022. Tra questi i 2/3 è titolare di una sola pensione ed il 24,8% ne percepisce due, quindi sono meno del 10% i soggetti che percepiscono più di due trattamenti pensionistici contemporaneamente. La maggioranza dei pensionati è nella fascia 65-79 anni, mentre agli estremi troviamo il 27,8% di pensionati come meno di 65 anni ed il 23% con più di 80 anni.

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PENSIONATI DIRITTI

(Riunisce la voce delle Istituzioni ed il parere di qualificati esperti in tema di PENSIONI)