Da:http://www.professionefinanza.com/scheda.php?id=7989 La strada verso la pensione di anzianità è sempre più in salita: ora servono 2 anni e un mese di contributi per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne. 26/03/2013 Mandevil
In pratica queste sono le principali differenze: nel retributivo la rendita si basa sugli ultimi stipendi e sugli anno di versamento. Nel contributivo invece, il calcolo delle pensioni è parametrato agli stipendi percepito nell’intera vita lavorativa. Nel caso in cui però si eserciti l’opzione, il calcolo è mitigato da correttivi.
Per chi trova incertezza tra i due sistemi ecco una guida al calcolo in caso di opzione. La pensione contributiva è data dal montante individuale (la somma rivalutata dei contributi versati) e il coefficiente di trasformazione che varia in base all’età. L’opzione funziona così.
Il montante: sui contributi versati dal 1996 alla data del pensionamento, si accantona per ogni anno il 33% della retribuzione lorda. Gli importi sono poi rivalutati in base alla media del Pil. Per la contribuzione versata prima del 1996, la costruzione del montante è più articolata. Primo: si risale alle retribuzioni annue percepite nel decennio precedente il 1996.
A ciascuna delle retribuzioni si applica, poi la percentuale pagata come i contributi per la pensione (per il 1995l’aliquota contributiva era ad esempio, 27,57%); le contribuzioni di ogni anno, rivalutate in base alla media quinquennale del Pil, vanno sommate tra di loro e divise per 10 al fine di ottenere la contribuzione media annua, che poi moltiplicata per gli anni di contributi versati prima del 1995 per ottenere il montante che deve essere utilizzato per il calcolo contributivo.
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martedì 2 aprile 2013
Pensioni Donna, calcolo convenienza tra Retributivo e Contributivo
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PENSIONATI DIRITTI
(Riunisce la voce delle Istituzioni ed il parere di qualificati esperti in tema di PENSIONI)
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