lunedì 29 ottobre 2012

Pensioni 2013: età e anzianità in aumento, coefficienti di trasformazione in diminuzione

Da:http://silvestri-livorno.blogautore.repubblica.it/2012/10/25/pensioni-2013-eta-e-anzianita-in-aumento-coefficienti-di-trasformazione-in-diminuzione/
Pensioni di vecchiaia. Dal primo gennaio 2013, l’età di pensionamento per tutti i lavoratori dipendenti ed autonomi e per le dipendenti del settore pubblico è fissata a 66 anni e 3 mesi, mentre per le lavoratrici dipendenti del settore privato è di 62 anni e 3 mesi e per le lavoratrici autonome è di 63 anni e 9 mesi. Nel 2018 il requisito anagrafico per il diritto alla pensione sarà unico per tutti e fissato in 66 anni e 7 mesi. Questo limite di età è comprensivo dell’incremento conseguente alla applicazione della speranza di vita, derivante dalla maggior durata della vita media che comporta un maggior periodo di permanenza al lavoro in modo da impedire un maggior costo per il sistema previdenziale. Ovviamente i limiti di età sono destinati a crescere ulteriormente dopo il 2018 in virtù del meccanismo di aggancio proprio alla speranza di vita. Il requisito minimo contributivo per il diritto alla pensione di vecchiaia è di 20 anni. Dal 2012 la decorrenza della pensione scatta dal mese successivo a quello della domanda.
Pensione anticipata. La riforma Monti-Fornero ha abolito la pensione di anzianità basata sulle cosiddette quote con un minimo di 35 anni di anzianità contributiva o sul requisito di almeno 40 anni di contribuzione prescindendo dall’età anagrafica, introducendo la pensione anticipata. Questo tipo di pensionamento consente la possibilità di ottenere il trattamento con un certo anticipo rispetto a quello di vecchiaia a condizione che risulti raggiunta una determinata anzianità contributiva. Tale anzianità, fissata nel 2012 in 42 anni e unmese per gli uomini e in 41 anni e un mese per le donne, nel 2013 sarà di 42 anni e 5 mesi per gli uomini e di 41 anni e 5 mesi per le donne. Anche l’anzianità contributiva è soggetta a crescere in base alla speranza di vita. Le persone che accedono alla pensione anticipata con un’età inferiore a 62 anni subiscono una riduzione percentuale sulla quota retributiva della pensione. Tale riduzione è pari all’1% annuo per i due anni rimanenti ai 62 (60 e 61)ed al 2% annuo per ogni ulteriore anno di anticipo (accesso al pensionamento con un età inferiore a 60 anni). I lavoratori precoci, anchese di età inferiore ai 62 anni, fino al 2017, sono esclusi dalla penalizzazione. La nuova riforma (comma 11, art.24) prevede che i lavoratori iscritti al sistema pensionistico dal primo gennaio 1996, per i quali la pensione sarà interamente calcolata con il sistema contributivo, possono ottenere il pensionamento anticipato con il requisito anagrafico di 63 anni se in possesso del requisito contributivo minimo di 20 anni effettivi, a condizione che l’importo mensile della pensione risulti pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale (circa 1200 euro mensili nel 2012). Anche la pensione anticipata del 2012 decorre dal mese successivo a quello delladomanda.

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