sabato 6 ottobre 2012

Riforma del Lavoro: guida alla normativa aggiornata



Analisi delle novità introdotte dalla Riforma del Lavoro Fornero per adeguarsi alle direttive della UE, promuovendo il contratto a tempo indeterminato per tutelare l'occupazione stabile di giovani e precari e introducendo nuovi ammortizzatori sociali.
Nicola Santangelo - 1 ottobre 2012


Ammortizzatori sociali
Con la Riforma del lavoro Fornero in Italia debutta l’Aspi, l’Assicurazione sociale per l’impiego, che sostituirà i trattamenti di disoccupazione e mobilità coprendo tutti i lavoratori del pubblico e del privato con contratto non a tempo indeterminato.

Guida ai nuovi ammortizzatori sociali dopo la Riforma Fornero


Aspi
Si tratta, in pratica, di una prestazione previdenziale che coprirà gli eventi di disoccupazione successivi al primo gennaio del 2013 e riguarderà tutti i lavoratori sia pubblici che privati.

Viene applicata ai dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro e possono far valere almeno due anni di assicurazione e almeno uno di contribuzione nel biennio precedente l’inizio della disoccupazione. Sono dunque esclusi i lavoratori che hanno presentato le dimissioni o che hanno risolto consensualmente il rapporto.

Riforma Lavoro Fornero: Aspi in vigore dal 2013

Il trattamento economico erogato dall’Aspi è sospeso nei casi in cui si abbia un nuovo rapporto di lavoro di durata inferiore a sei mesi. Per rapporti di lavoro oltre i sei mesi, in caso di nuova disoccupazione, si ricalcolano le indennità da zero con i nuovi requisiti.

La nuova Aspi coprirà anche gli apprendisti nei casi di eventi di disoccupazione successivi al primo gennaio 2013.

Rimangono fuori i collaboratori coordinati e continuativi ai quali spetta un’indennità una tantum e i lavoratori agricoli ai quali spetta l’indennità di disoccupazione agricola.

Il diritto all’Aspi decade nel momento in cui si raggiungono i requisiti della pensione di vecchiaia. Nel caso di pensione di invalidità si potrà decidere fra i due trattamenti.

La durata sarà di dodici mesi per lavoratori con meno di 55 anni ovvero diciotto mesi per gli over 55.

Per il calcolo dell’indennità Aspi occorre far riferimento ai seguenti parametri: se l’imponibile medio degli ultimi due anni è inferiore a 1.180 euro è previsto il 75% della retribuzione; in caso contrario sarà pari al 75% della retribuzione più il 25% della differenza con i 1.180 euro.

In ogni caso l’importo erogato non potrà superare i 1.119,32 euro al mese. L’importo così calcolato sarà valido solo per i primi sei mesi. L’erogazione del secondo semestre prevede un abbattimento del 15%. La riduzione di un ulteriore 15% sarà applicata nel terzo semestre.

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