domenica 28 ottobre 2012

Vigili del fuoco e Forze di Polizia protestano contro la legge di stabilità


Da:http://www.sassarinotizie.com/mobile/articolo.aspx?id=13623

mercoledì 24 ottobre 2012
SASSARI. Sit in di Vigili del fuoco e forze dell'ordine ieri mattina davanti alla Questura di Sassari, come in molte altre città. Dietro la scelta di manifestare la decisione del Governo "senza un vero confronto con le organizzazioni sindacali" di ipotizzare "una modifica al sistema pensionistico delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e dei Vigili del fuoco e Soccorso pubblico, con la quale si prevede l’innalzamento dell’età media degli operatori con conseguenti ricadute negative sull’operatività del servizio e, quindi, sulla sicurezza dei cittadini e sulla salute degli appartenenti al Comparto".
Davanti alla Questura una trentina di manifestanti hanno spiegato ai sassaresi i motivi della loro protesta e le conseguenze che una riforma del genere potrebbe comportare anche per tutta la cittadinanza: "Come può un poliziotto anziano inseguire un malvivente? E un Vigile del fuoco arrampicarsi per salvare una persona in pericolo?" chiedevano i manifestanti.
"Tutto ciò sta avvenendo in netto contrasto con i principi contenuti nella norma sulla specificità del Comparto che prevede di tenere conto della condizione peculiare del personale e delle loro condizioni di impiego operativo altamente rischioso, che presuppone il costante possesso di particolari idoneità psico-fisiche" si legge nel volantino distribuito stamattina ai passanti. Non solo il comportamento dell'Esecutivo contrasterebbe "con le indicazioni contenute nell’ordine del giorno, approvato dal Parlamento lo scorso mese di maggio, che impegna il Governo a incontrare le rappresentanze sindacali per un confronto sul regolamento delle pensioni".
I sindacalisti presenti davanti alla Questura hanno ribadito ancora una volta come ritengano penalizzante "la previsione di innalzamento dell’età per la pensione di vecchiaia e di innalzamento della contribuzione utile per la pensione di anzianità; l’applicazione nel nostro comparto dell’incremento legato alla speranza di vita, in ragione del fatto che la condizione psico-fisica degli operatori, fortemente correlata con l’età anagrafica, è requisito fondamentale per lo svolgimento delle attività operative; l’applicazione delle penalizzazioni che obbligano gli operatori a una permanenza in servizio, pur avendo già raggiunto il limite di anzianità contributiva fissato per la pensione di anzianità; la riduzione a 2 anni e 6 mesi della maggiorazione del periodo di servizio, che, allo stato attuale in relazione all’età di accesso in servizio (26/27 anni), pone gli operatori del Comparto nell’assurda condizione di non poter raggiungere il requisito per la pensione di anzianità; l’introduzione di discriminazioni legate all’età anagrafica tra coloro che hanno gli stessi requisiti relativi alla massima anzianità contributiva".
Inoltre viene bloccato il turn over al 20 per cento per il triennio 2012-2014 e al 50 per cento per il 2015 "con una riduzione dell'organico di circa 18mila unità per le forze di polizia, di circa 6mila per la sola polizia di Stato e 4mila unità per i vigili del fuoco". Un altro rischio sarebbe quello della soppressione delle questure e delle prefetture, conseguente alla soppressione delle province. I sindacalisti concludono: "La sicurezza dei cittadini e l’incolumità dei poliziotti e dei vigili del fuoco potrà essere seriamente messa a rischio dai provvedimenti che il Governo sta attuando o intende attuare, senza conoscerne l’incidenza sull’efficienza e sull’efficacia del Sistema Sicurezza del Paese. Noi non possiamo accettarlo anche nell’interesse dei cittadini".

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